Impressioni di un foodblogger al Congresso della FIC.

Quando si è presentata l’occasione di poter partecipare al XXVII Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi a Metaponto, sinceramente ero molto imbarazzato.

Vivere alcuni giorni a diretto e strettissimo contatto con alcuni tra i migliori chef, anche stellati, presenti e disponibili è stato come toccare il cielo con un dito, passeggiare sopra una nuvola e sognare ad occhi aperti.

Io, foodblogger da strada e da strapazzo (nel vero e proprio senso della definizione) insieme a mostri sacri della Cucina italiana (quella con la C maiuscola) ed internazionale … se lo avessi anche solo immaginato, probabilmente mi sarei preso in giro da solo davanti allo specchio.

Ed invece eccomi qua a ripensare e riassaporare le sensazioni, le emozioni, le vibrazioni che questa incredibile esperienza mi ha concesso.

I workshops, gli show cooking ed anche i seminari sono stati occasioni di estremo interesse per apprendere nozioni e dati che nessuna scuola avrebbe mai potuto inculcare.

Le conoscenze fatte, lo scambio di bigliettini da visita e indirizzi email, la promessa di rivederci appena possibile con persone che, pur appartenendo ad un’altra dimensione rispetto alla mia, per qualche giorno mi hanno reso membro attivo e partecipe, alla pari con chiunque di loro, hanno lasciato un segno indelebile.

L’organizzazione è stata efficiente e spettacolare, pur con qualche leggera sbavatura in parte dovuta al maltempo ed alla conseguente alluvione della prima notte che ha costretto molti di noi a dover cambiare alloggio in altre strutture alberghiere.

Eppure questo, se possa davvero aver inciso nel prosieguo della manifestazione, non si è notato eccessivamente.

Una nota va data al buffet : considerato che la Lucania, regione ospitante grazie all’Unione Regionale Cuochi Lucani, era sostanzialmente spinta per la pubblicizzazione dei proprio prodotti e che uno dei seminari riguardava espressamente la sostenibilità del pescato locale, forse introdurre il salmone nel menù potrebbe sembrare una scelta forzata e fuori di luogo anche se si deve comunque tenere presente che vi erano rappresentanze di associazioni estere e di chef che provenivano da altri paesi.

E per dirla tutta con le critiche, così che poi si possano archiviare, a mio avviso non è stato dato molto risalto ai giovani chef, agli chef emergenti, relegati in alcuni show cooking e privati dello streaming.

Eppure tutto questo non ha scalfito l’emozione provata nel vedere le magiche mani di Cutaia in azione o l’esibizione di Lacatena e Lavarra, insieme ad altri grandi.

Prestigiosa l’ esibizione di Lapolla e i suoi impasti volanti di pasta per pizza.

Il Congresso è poi proseguito con un tour alla scoperta della Lucania, una terra che ha saputo donare immediato incanto e rapimento ai miei occhi ormai quasi assuefatti al grigiore del mare di Genova.

Qua la natura si è divertita a creare mille sfumature di verde, altrettanti rapidi cambi di paesaggio, tra colline e montagne e valli e laghi, con numerosi contrasti di profumi inebrianti ed una generosa offerta dei prodotti della terra, da quelli coltivati a quelli spontanei.

Su tutti regnava sovrana la affabilità dei lucani, questo popolo che ha saputo metabolizzare anni ed anni di soprusi e di dominazioni diverse, sopportando sempre con estrema umiltà qualsiasi abuso ricevuto e reagendo con la caparbietà, con la determinazione e con “il cuore in mano”.

Sempre pronti a sorridere anche quando viene spontaneo piangere, sempre disponibili a qualsiasi domanda anche impertinente, sempre gentili e felici di poter essere in qualche modo di aiuto.

Al di là delle parole di circostanza, citate nei diversi incontri di saluto con i responsabili delle Amministrazioni locali, si percepiva una manifesta convinzione di accoglienza per gli chef e per le loro figure di ambasciatori in tutto il mondo, con la creazione delle ricette tutte italiane dove un posto considerevole era proprio riservato alla Lucania.

Grazie FIC e grazie all’Unione Regionale dei Cuochi Lucani per questa magnifica occasione.

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